Ci rivolgiamo a tutti i sindaci eletti alle elezioni amministrative di maggio 2014 di qualunque partito, lista e schieramento che hanno aderito alle richieste di trasparenza pre-voto di Riparte il futuro.
Ora per i sindaci “braccialetti bianchi” è il momento di concretizzare quegli impegni mettendo in cima alla loro agenda la lotta alla corruzione in due modi:
- Adottando la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni
- Impegnandosi ad attuare le prescrizioni della delibera entro 200 giorni
La mancanza di risorse per i Comuni non può essere una scusa: è possibile combattere la corruzione anche a costo zero. Chiediamo ai sindaci di condividere con i cittadini le informazioni su chi li rappresenta e su come i Comuni spendono i soldi pubblici.
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1) La trasparenza della candidatura
A) Pubblicare online (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) il Curriculum Vitae
Il CV non deve essere generico: al contrario, chiediamo che includa tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o professionali, e non solo quelli principali.
Grazie a questo documento è possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti d’interesse.
B) Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria storia giudiziaria
Chiediamo di conoscere tutti i procedimenti penali in corso e quelli che si sono conclusi con una condanna, anche lieve. Il nostro intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita istituzionale.
C) Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria la situazione reddituale e patrimoniale
La pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei.
Lungi dal credere che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito, patrimonio, attività professionale e stile di vita.
D) Dichiarare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) potenziali conflitti d’interesse
Chiediamo siano rese pubbliche, mediante autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe occupare una volta eletto.
Inoltre, chiediamo che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.
2) La delibera “trasparenza a costo zero” entro 100 giorni
La delibera richiede:
1. pubblicazione online e diffusione dell‘anagrafe di tutti gli eletti;
2. informazione semplificata sui bilanci del comune, fornendo dati dettagliati su partecipate ed enti simili;
3. adozione della Carta di Pisa, codice etico promosso da Avviso Pubblico;
4. creazione di una Tavola pubblica per la trasparenza, composta da istituzioni e società civile;
5. trasparenza sulla gestione dei beni confiscati (per i comuni che li hanno), attraverso un elenco pubblico dei beni, i bandi per le assegnazioni, le verifiche e le informazioni sull’utilizzo.
Clicca qui per leggere la proposta di delibera completa e dettagliata
3) Attuare la delibera in 200 giorni
Le 5 prescrizioni contenute nella delibera dovranno essere attuate entro e non oltre 200 giorni. In questo tempo Riparte il futuro monitorerà, assieme alla società civile, affinché le richieste e gli impegni vengano soddisfatti e mantenuti.